È bene sapere che chiunque è soggetto alla possibilità di trovarsi in una relazione tossica.
La Dottoressa Lillian Glass, autrice del libro “Toxic People” (1995), definisce per prima la relazione tossica come “qualsiasi relazione tra persone che non si sostengono a vicenda, dove c’è conflitto e uno cerca di minare l’altro, dove c’è competizione, dove c’è mancanza di rispetto e di coesione”.
Cosa si intende per relazione tossica?
Non importa se siate marito e moglie, fidanzati, amanti o amici. Quando una persona ha il potere di recare danno, fisico o emotivo, all’altra persona, si può definire tossica.
La definizione del termine “tossico” corrisponde a qualcosa di nocivo per il nostro corpo. Nelle relazioni la tossicità è incarnata dalla persona fisica, la quale reca effetti negativi.
Quando una relazione è sana?
È importante capire i segnali e le caratteristiche di una relazione sana ed equilibrata, in modo da avere tutti i mezzi per comprendere le conseguenze di quando queste caratteristiche vengono a mancare. Una relazione sana è caratterizzata da reciprocità, quando si rema nella stessa direzione, quando si è entrambi dalla stessa parte e ci si sostiene a vicenda.
- Collaborazione: La coppia agisce come una squadra per raggiungere obiettivi comuni.
- Sostegno reciproco: Si incoraggia e si consola l’altro nelle sue scelte e obiettivi (Palmwood & Simons, 2021)
- Cura reciproca: Entrambi i partner si preoccupano del benessere e della felicità dell’altro.
- Comprensione e accettazione: Si comprendono e rispettano le caratteristiche e i bisogni dell’altro (Beavers, 1986)
- Potere equo: Il potere è distribuito equamente, condivisione del processo decisionale.
- Buona comunicazione: La capacità di comunicare le proprie emozioni e opinioni in maniera chiara, senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore, permette di affrontare i conflitti in modo costruttivo (Beck, 1990).
- Autonomia: Entrambi i partner mantengono la capacità di autodeterminazione e autonomia (Solferino & Tessitore, 2021).
Caratteristiche di una Relazione Tossica
Una relazione tossica si caratterizza per vari aspetti negativi che possono danneggiare entrambi i partner. Ecco alcune delle caratteristiche principali:
- Infelicità persistente: Un costante senso di sofferenza, malessere e insoddisfazione (Glass, 1995).
- Perdita dell’autodeterminazione: La persona perde la propria identità e autonomia, vivendo in funzione dell’altro (Solferino & Tessitore, 2021).
- Potere asimmetrico: Abuso di potere o prevaricazione da parte di uno dei partner, con decisioni prese unilateralmente (Beavers, 1986).
- Mancanza di rispetto: Sentimenti, bisogni, diritti e opinioni non vengono rispettati, con critiche non costruttive e comportamenti aggressivi.
- Mancanza di supporto: Assenza di sostegno reciproco, competizione e sfiducia.
- Senso di colpa: Generato dalla manipolazione, diminuisce l’autostima e aumenta la dipendenza dall’altro (Lewicki, Polin & Lount, 2016).
- Diminuzione dell’utostima: Comportamenti disfunzionali o aggressivi riducono drasticamente l’autostima del partner attaccato.
- Assenza di Crescita Personale: La relazione non favorisce la crescita personale ma genera insicurezza e riduce il senso di autoefficacia (Feeney, 2007).
Esempi di Relazioni Tossiche
Le relazioni tossiche possono assumere diverse forme, tra cui la dipendenza affettiva e le relazioni violente:
- Dipendenza affettiva: Quando uno dei due partner si rivolge continuamente all’altro per essere guidato e sostenuto, con autostima e felicità dipendenti esclusivamente dall’altro.
- Relazione violenta: Uso di violenza fisica o psicologica per controllare e danneggiare l’altro, con comportamenti di derisione, insulto e sminuimento (Santambrogio et al., 2019).
Conclusione
Le relazioni tossiche sono rapporti disfunzionali privi di reciprocità e scambi affettivi, caratterizzati da un disequilibrio tra il dare e il ricevere. Queste relazioni non favoriscono la crescita personale o della coppia, ma generano conflitti e aumentano il disagio mentale e fisico. È fondamentale riconoscere questi segnali e agire per uscire da queste dinamiche negative, promuovendo relazioni sane e funzionali che apportano benessere e migliorano la qualità della vita (Feeney, 2007).
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